Un gruppo di adolescenti di un quartiere popolare a a Casablanca trovano nella cultura e nella musica hip-hop un modo con cui esprimersi e liberarsi dal peso di certe tradizioni. Primo film di finzione marocchino a concorrere per la Palma d’oro nella storia del Festival, “Haut et fort” è un film corale interpretato da attori non professionisti.
Jessica si trova a Bogotà per far visita alla sorella e si risveglia spesso all’alba, a causa di forti e strani rumori. Nella città fa nuove conoscenze, un’archeologa e uno squamatore di pesci. Con loro condivide memorie, come suggerito dal titolo, e in una dimensione quasi inconscia prendono piede inquietanti situazioni. Nel cast una magnetica, come sempre, Tilda Swinton.
Bruno Dumont presenta “France” e racconta la storia di una giornalista televisiva molto nota e con un’importante carriera alle spalle, oltre che con una tormentata vita privata. La donna si ritrova coinvolta in un incidente stradale che sconvolgerà profondamente la sua vita, tanto da provocarle una crisi che la porterà alla rovina di ogni cosa. Un film non del tutto chiaro. Una grande allegoria sulla Francia da un lato e sui media moderni dall’altro. Provocazione o riflessione?
A cura di
Margherita Bordino
Aiman Sadek
Marco Cappellesso
Gabriele Cusanno
Giulia Bianconi
Giulio Riservarto